La risposta di Conflavoro PMI Toscana sulla questione dell’appalto per la raccolta rifiuti porta a porta nei comuni di Quarrata, Montale e Agliana
Conflavoro PMI Toscana, sulla vicenda dell’appalto Alia per la raccolta rifiuti nei comuni di Quarrata, Montale e Agliana, difende le scelte contrattuali dell’aggiudicatrice Econova, sua associata, e rispedisce al mittente le accuse di Cgil, Cisl e Uil che avevano erroneamente indicato come “contratto peggiorativo”.
“È l’ennesimo tentativo di monopolizzazione sindacale – afferma Salvatore Centola, segretario regionale di Conflavoro PMI Toscana – messo in atto senza vergogna da Cgil, Cisl e Uil attaccando la nostra associazione che pure è riconosciuta a ogni livello istituzionale, screditando i nostri Ccnl che pure sono del tutto legittimi e, come nel caso di specie, migliorativi dei loro. Queste sigle cercano di costringere le imprese ad applicare i loro CCNL senza alcun diritto: se Cgil, Cisl e Uil persisteranno in questi intenti, ci muoveremo di conseguenza in tutte le sedi preposte”.
I fatti. Econova Srl, aggiudicatrice dell’appalto Alia con il CCNL Servizi Ambientali di Conflavoro PMI e Fesica Confsal, riceve pressanti richieste persecutorie da parte di Cgil, Cisl e Uil affinché applichi il loro CCNL Multiservizi (dunque, nemmeno quello più idoneo alla mansione) e non, quindi, il CCNL Servizi Ambientali di Conflavoro PMI e Fesica Confsal. Il motivo? Ritengono il loro contratto l’unico applicabile in quanto firmato da ‘sigle leader’.
“I lavoratori sono tutelati, i posti di lavoro sono tutti mantenuti, il nuovo contratto è migliorativo, eppure per Cgil, Cisl e Uil la situazione è illegittima solo perché non è stato utilizzato il loro CCNL. Nella sostanza – spiega Conflavoro PMI Toscana – la richiesta dei sindacati è inaccettabile almeno per cinque motivi. Primo: i lavoratori sono tutelati ancor meglio proprio perché il contratto è migliorativo. Secondo: Econova ha vinto un appalto presentando un determinato contratto e, subito dopo, non può dunque imporne uno diverso e oltretutto peggiorativo poiché si esporrebbe a problemi sia coi lavoratori sia con le altre imprese partecipanti al bando. Terzo: Econova ha convocato un tavolo e Cgil, Cisl e Uil, che a loro dire dovrebbero tutelare i lavoratori, non hanno fatto alcuna proposta di armonizzazione contrattuale. Come mai? Quarto: Econova non è una cooperativa sociale e, occupandosi di raccolta differenziata porta a porta, applica il CCNL Servizi Ambientali il quale è strettamente connesso, quello sì, con l’appalto di Alia SpA. Quinto motivo, e questo è il più importante specie nell’attuale momento storico, Econova ha mantenuto tutti i posti di lavoro precedenti. Adesso basta, non accetteremo altri attacchi all’autonomia organizzativa imprenditoriale e alla libertà sindacale solo perché c’è chi preferisce pensare al proprio tornaconto”.