L’apertura decisa dal Tar Lazio per non discriminare i centri estetici rispetto agli altri servizi alla persona
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato la stretta interna alla Regione (a oggi arancione) per contenere la diffusione del virus dove i contagi sono ben oltre la media regionale. In accordo coi due sindaci interessati, quindi, ha previsto la zona rossa su tutto il territorio di Pistoia e Siena a partire da domani (27 febbraio) al 7 marzo. Zona rossa anche per Cecina, nel Livornese, per nove giorni con decorrenza dal 24 febbraio.
“Le restrizioni sono quelle tipiche della zona rossa regionale – spiega il segretario regionale di Conflavoro Toscana, Salvatore Centola – ma stavolta i centri estetici, esattamente come gli altri servizi alla persona, potranno restare aperti. Abbiamo chiesto per scrupolo alla Regione, che ci ha confermato la situazione attuale. L’apertura è possibile per quanto deciso dalla sentenza del Tar del Lazio n. 1862/2021 del 16 febbraio la quale annulla il Dpmc 14 gennaio 2021 (valido fino al 5 marzo) nella parte in cui esclude gli estetisti dai servizi alla persona erogabili in zona rossa”.
La sentenza del Tar afferma che “la discriminazione fra le attività dei parrucchieri/barbieri e dei centri estetici non risulta supportata da una base istruttoria o da evidenze scientifiche”. E che quindi “la disparità di trattamento lamentata dalla parte ricorrente (i centri estetici, ndr) sussiste, o, quanto meno, sussiste limitatamente a quella parte di prestazioni che sono comuni ad entrambe”.