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 Trasporti Toscana, per Conflavoro urge superare divario tra centro e costa

Il capitolo è tra i principali del Documento programmatico Conflavoro in vista delle Regionali di settembre

In vista delle elezioni che porteranno al voto del 20 e 21 settembre 2020 anche la Toscana per il rinnovo di Presidenza e Consiglio regionale, la federazione Conflavoro Pmi Toscana sta incontrando i vari candidati per illustrare loro il Documento programmatico frutto della sintesi delle richieste pervenute da imprese e partite Iva all’associazione, guidata sul territorio dal segretario Salvatore Centola.

Dalla gestione dei rifiuti agli incentivi al tessuto imprenditoriale, dal turismo alla cultura, dalla ristorazione all’artigianato, dal tessile al manifatturiero all’agricoltura, nel Documento sono presenti proposte che vanno a concentrarsi sulle istanze più sentite in Toscana, oggi ancora più di ieri causa Covid.

Tra i capitoli più ricercati del Documento spicca quello sui Trasporti, curato da Maurizio Doccini che in Conflavoro Toscana riveste il ruolo di delegato ai Rapporti istituzionali. Negli ultimi anni si è infatti registrato un accentuarsi del divario in termini di sviluppo economico tra l’area centrale e la Toscana costiera.

‘Metropolitana di superficie’ e…

“Divario rispetto al quale – sottolinea Doccini – hanno assunto un ruolo primario le scelte legate alla realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria, che hanno premiato il capoluogo regionale e accentuato la dimensione periferica dei territori costieri, Pisa e Livorno in primis.

Per Conflavoro Toscana serve quindi “un investimento strategico, di dimensione nazionale, sulla ferrovia che collega Livorno-Pisa a Firenze. Per portare i collegamenti ad un tempo medio di 30 minuti e superare il conflitto fra velocità di connessione all’alta velocità e servizio necessario per i pendolari di tante stazioni. Necessaria quindi una linea veloce Livorno / Pisa / Empoli / Firenze, che deve essere accompagnata da treni locali frequenti, creando una metropolitana di superficie tra Livorno, Pisa e Lucca”.

La centralità dell’Aeroporto di Pisa

Parallelamente, per Conflavoro Toscana è opportuno realizzare finalmente l’Alta Velocità sull’asse costiero fino a Genova per promuovere e favorire sviluppo e crescita di tutte le infrastrutture della Toscana, a partire dall’Aeroporto Galilei di Pisa, attualmente sacrificato nella misura in cui non è raggiungibile con la velocità gradita dai potenziali passeggeri, che scelgono gli scali aeroportuali raggiungibili più velocemente.

Il sistema aeroportuale – commenta in chiusura Doccini – è tale solo con una qualità adeguata dei collegamenti ferroviari. Il rischio che l’asse dei rapporti fiorentini si sposti verso Bologna e il suo aeroporto (certificando l’affossamento dell’attuale area metropolitana con vertici fra Firenze, Livorno e Carrara in favore di una realtà metropolitana autonoma fra Firenze e Bologna) è sotto gli occhi di tutti. E non risolvere questo nodo centrale per lo sviluppo della costa equivale a condannare la medesima ad un futuro di irreversibile declino, con danni incalcolabili per l’intera Regione”.

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