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 Elezioni #Toscana2020, come si vota e chi sono i candidati

Dopo il rinvio causa Covid, fra due mesi la Toscana va alle urne

Il 20 e 21 settembre 2020, dopo il rinvio degli scorsi mesi dovuto all’emergenza Covid, si svolgeranno anche in Toscana le elezioni per il rinnovo della Presidenza (Enrico Rossi passerà il testimone) e del Consiglio della Regione.

Per la coalizione di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) la candidata è Susanna Ceccardi. Classe 1987, pisana, oggi è parlamentare europeo e in passato è stata sindaco di Cascina. ha fatto parte dello staff di Matteo Salvini quando quest’ultimo era ministro dell’Interno.

Tommaso Fattori, consigliere regionale in carica, è il candidato di Sì Toscana a Sinistra. Classe 1971, fiorentino, è già stato candidato alla Presidenza nelle elezioni del 2015 e ha avuto ruoli di consulenza presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo.

Per il Movimento 5 Stelle corre Irene Galletti, attuale consigliere regionale. Classe 1977, pisana, ha battuto sulla piattaforma Rousseau Giacomo Giannarelli, suo capogruppo in Regione e candidato alla Presidenza nel 2015.

Per la coalizione del centrosinistra (varie anime tra cui Partito Democratico, Italia Viva, +Europa, Articolo 1) il candidato alla Presidenza è Eugenio Giani. Classe 1959, empolese, è l’attuale Presidente del Consiglio Regionale e si occupa di politica fin dal 1990 con il primo incarico come consigliere comunale di Firenze.

Completano l’elenco dei candidati alla Presidenza Marco Barzanti (PCI), Salvatore Catello (Partito comunista) e Roberto Salvini, fuoriuscito dalla Lega, che si presenta con una propria lista.

Come si vota in Toscana

Secondo la legge elettorale toscana, cosiddetta ‘Toscanellum’, sarà eletto presidente della Regione il candidato che alle prossime regionali supererà il 40% dei voti validi. Se nessuno raggiunge questa percentuale, i due candidati più votati andranno al ballottaggio il 4 e 5 ottobre, una regola in vigore soltanto dal 2015 ma non ancora applicata (Rossi vinse al primo turno 5 anni fa)

Domenica 20 settembre (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì 21 settembre (dalle ore 7 alle ore 15) gli elettori – per quanto concerne esclusivamente le elezioni regionali, ma si vota anche per il referendum costituzionale e in alcune città – avranno davanti una scheda verde sulla quale dovranno esprimere due voti. Un voto per il presidente, l’altro voto per una delle liste su cui sono già presenti i nomi dei candidati al Consiglio regionale. I due voti possono essere disgiunti.

Il voto disgiunto

Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. Il voto disgiunto consiste, invece, nel votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione. 

Le preferenze per i candidati al Consiglio

In questa tornata elettorale non vi saranno liste bloccate e quindi gli elettori potranno indicare una o due preferenze per i candidati consiglieri. I loro nomi, come detto, sono già prestampati sulla scheda e sarà sufficiente spuntare la casella accanto al nome stesso. In caso di due preferenze, queste dovranno differenziarsi per genere e dovranno essere della stessa lista.

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